FEDERCACCIA RIETI: BILANCIO 2015 OK E PREVENTIVO 2016 VERSO IL FUTURO

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Bilanci ok per Federcaccia Rieti. Sono stati approvati all’unanimità, nell’assemblea di sabato 18 giugno, il conto consuntivo 2015 e il previsionale 2016, che evidenziano un trend sostanzialmente in linea con il quadro nazionale, vale a dire un leggero calo di iscritti dovuto sostanzialmente a ragioni anagrafiche. Come ha illustrato il presidente provinciale Fiorenzo Panfilo, pur con le difficoltà del momento – che interessano l’intero mondo venatorio – la Federcaccia provinciale di Rieti ha chiuso il 2015 in ordine, con una perdita dell’esercizio risibile ma, al contempo, con un avanzo di amministrazione che consente alla sezione di porsi al riparo da eventuali emergenze.

L’assemblea provinciale ha inoltre deliberato l’elezione del nuovo vicepresidente provinciale che, su proposta del presidente Panfilo, è stato individuato nella persona del giovane Davide Gentile, che va così ad operare un reale ricambio generazionale nel direttivo provinciale dell’associazione.

Molti, fra le varie ed eventuali, i temi posti sul tavolo, tra i quali la gestione della selvaggina nobile stanziale – in primis la lepre ma anche il cinghiale – e la situazione relativa al tesseramento e al riordino delle sezioni provinciali e regionali della Federazione italiana della Caccia sull’intero territorio nazionale, in linea con la cosiddetta “riforma Delrio”, che ha svuotato le province delle deleghe alla caccia e alla vigilanza venatoria. Come noto, su questo punto la dirigenza reatina non si trova in sintonia con quella nazionale. “Con il presidente Dall’Olio – ha dichiarato Panfilo – siamo d’accordo quasi su tutto, a cominciare dagli obiettivi da raggiungere. Però, sul modo e sugli interventi relativi all’organizzazione della Federcaccia per raggiungere gli obiettivi condivisi c’è divergenza/discordanza. Ritengo che l’attuale assetto organizzativo, con specifico riferimento alla nostra Regione, stia funzionando al meglio, anche perché c’è perfetta sinergia tra il livello regionale e quelli provinciali. E’ di tutta evidenza che l’attuale assetto debba essere messo nelle condizioni di funzionare davvero con contestuale, rigorosa, attivazione di monitoraggio e controllo, soprattutto amministrativo”.

Il presidente ha illustrato all’Assemblea, ricevendo unanime consenso, l’azione della sezione, improntata sugli input del nazionale con specifico riferimento ai lavori/studi degli Uffici Avifauna Migratoria e Fauna Stanziale, anticipando il “progetto Starna” già redatto, linee guida per i membri degli Atc e confronto costruttivo con le istituzioni, soprattutto sul regolamento della caccia al cinghiale.

La giornata di lavori assembleari, particolarmente partecipata, si è conclusa con un allegro convivio che è stata occasione di ulteriore confronto, anche se più informale, sulle varie tematiche venatorie. (Ufficio Stampa Federcaccia Lazio)

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